Riqualificare il centro storico insieme ai cittadini: tanta partecipazione agli incontri di “Oh che Bel Castello”

Conclusa la fase degli incontri del progetto ATUSS, Attuazione Agenda Trasformativa Urbana Sviluppo Sostenibile finanziata da fondi europei

Si è conclusa con la partecipazione di centinaia di cittadini la serie di incontri del programma “Oh che Bel Castello”, che rientrano nel progetto ATUSS (Attuazione Agenda Trasformativa Urbana Sviluppo Sostenibile), iniziativa finanziata da fondi europei (Fesr – Next generation EU nel cuore della città) che ha l’obiettivo della rigenerazione del centro storico di Castel Bolognese.

L’Amministrazione comunale, insieme a tecnici ed esperti, ha dialogato con i cittadini in cinque diversi appuntamenti, declinati in base alle diverse fasce di interesse: dai giovani agli anziani, dai commercianti agli studenti fino a chi ama frequentare parchi e spezi verdi. Gli incontri, che hanno avuto luogo nel mese di maggio, arrivano dopo la presentazione ufficiale del progetto il 5 maggio nella sala del Consiglio comunale e le interviste ai cittadini realizzate dai ‘facilitatori’. “È stato un modo di confrontarsi davvero inedito e completamente nuovo per noi e per la nostra comunità. Abbiamo visitato e discusso direttamente negli spazi della città che dobbiamo riqualificare. E lo abbiamo fatto tutti insieme: amministratori, tecnici, esperti, giovani, adolescenti, anziani, rappresentanti di associazioni, commercianti, residenti e chi ha attività in centro storico”, dichiarano il sindaco Luca della Godenza e l’assessore ai Lavori pubblici Ignazio Belfiore.

“Se vogliamo creare luoghi davvero vivaci e vivibili per tutte e tutti dobbiamo mettere al centro dei progetti futuri e in corso sul centro storico i bisogni primari delle persone. Aspetti che diamo per scontati, ma che spesso sono assenti. Come poter godere dell’ombra, magari comodamente seduti in condizioni di comfort, il diritto al gioco o al camminare in sicurezza e l’accessibilità degli spazi. Questi sono i primi aspetti a cui guardare”, proseguono i due amministratori. “Ad esempio, per chi cammina e va in bici e non ha il giusto spazio né ombra. Per chi si muove con la sedia a rotelle e l’ausilio di dispositivi o con l’aiuto di persone, ma non si sente sicuro e protetto – sottolineano – Per chi desidera luoghi per correre senza dover prestare attenzione alle auto, come i più piccoli, o per chi desidera e ambisce ad avere spazi di libertà, protagonismo civico e incontro informale, come gli adolescenti. O per chi si trova ogni giorno sulla stessa panchina, ad esempio per giocare a carte o a domino o chiacchierare in compagnia nel parco. Senza dimenticare chi si muove necessariamente in auto, ad esempio perché si occupa di portare i figli a scuola e fare le commissioni quotidiane, magari di passaggio tra la casa e il lavoro, o perché va all’ospedale per una visita, per sé o per accompagnare un familiare”.

L’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di voler mettere da subito a valore ciò che è emerso dalle passeggiate e dai laboratori di “Oh che Bel Castello”. “I tecnici che ci hanno supportato in questa fase partecipata stanno infatti lavorando a un documento di indirizzi per orientare al meglio la progettazione degli spazi pubblici affinché il centro di Castello sia davvero più bello, fresco, accessibile e vissuto. È un impegno concreto che ci prendiamo a partire dai luoghi che abbiamo attraversato, perché la qualità ambientale degli spazi pubblici è davvero fondamentale per stimolare l’incontro e la socialità delle persone ed è necessaria a rendere il nostro amato centro più vivace, più attrattivo e più vivo. Ma vogliamo anche, e soprattutto, alimentare il senso di comunità e fiducia che queste passeggiate e laboratori ci hanno piacevolmente portato in dono. Il prossimo passaggio sarà un incontro pubblico con la cittadinanza con la restituzione di un documento di ciò che è fin qui emerso e che sia di indirizzo per la progettazione”, affermano in conclusione Della Godenza e Belfiore.