Un murales di Drigo a Castel Bolognese, Il chitarrista all’opera dal 5 al 7 settembre pressi del “Vecchio Macello”
Un murales di Drigo a Castel Bolognese
Il chitarrista dei Negrita all’opera dal 5 al 7 settembre sulla torre Enel nei pressi del Centro di Ricerca Espressiva “Vecchio Macello”
Settembre è senza dubbio il mese della street art a Castel Bolognese. Chi passerà nei pressi del Centro di Ricerca Espressiva “Vecchio Macello” di via Dal Prato tra il 5 e il 7 settembre potrà vedere all’opera Enrico Salvi, ai più noto come Drigo, chitarrista e fondatore della band aretina Negrita e artista poliedrico che da anni si occupa di pittura, disegno, e che da sempre crea note e testi in una delle rock band più importanti del panorama italiano degli ultimi 30 anni.
A Drigo è stato affidato il compito di realizzare la sua prima opera su muro, nella torre Enel adiacente al Centro di Ricerca Espressiva Vecchio Macello, basata sul tema i “Linguaggi dell’arte”. La musica, la poesia, la pittura, il teatro: linguaggi che Drigo conosce bene e che abitano e animano il centro di ricerca comunale.
Il murales sarà poi inaugurato con un evento speciale nella serata del 15 settembre, nel cortile del Vecchio Macello in via Dal Prato, alle ore 20.30 (in caso di maltempo, al Teatrino del Vecchio Mercato in via Rondanini, 19).
In questa serata Massimo Cotto, noto giornalista musicale, scrittore, dj di Virgin Radio, chiacchiererà con Enrico Salvi per raccontare al pubblico la storia di Drigo, l’Enrico artista che padroneggia i linguaggi dell’arte con il bisogno di raccontare e vivere i momenti che lo attraversano.
L’evento fa parte del progetto “R*ESTATE in Unione – Creatività e tradizione in Unione della Romagna Faentina”.
Lo stile di Drigo è minimalista, su diretta ispirazione dell’artista Basquiat che tra i ’70 e gli ’80 ha speso la sua breve vita ad andare controcorrente e a ritrovarsi, tra street art e salotti, avvolto nelle contraddizioni che la rivoluzione artistica di quegli anni ha generato.
Così Drigo utilizza pochi tratti, colori perlopiù primari e compone con le linee a disposizione figure che si intrecciano e ne generano altre.
È questa l’idea che sta alla base del progetto realizzato per la torre del Centro di Ricerca Espressiva, prima grande opera muraria dell’artista che ha all’attivo una pubblicazione e un paio di mostre, una linea di tappeti con i suoi disegni più grandi e una serie infinita di concerti in Italia e nel mondo con i Negrita.
Il percorso street art, che in settembre si arricchirà di altre tre opere tra via Canale e Piazza Poggi, si inserisce nei percorsi che l’amministrazione sta preparando per l’arrivo della nuova ciclovia che collegando la diga Steccaia arriva allo Scodellino, mulino del 1398 ancora attivo, attraversando tutto il paese in un percorso turistico che permette di fare cultura e turismo enogastronomico nel rispetto dell’ambiente.
Il progetto di street art è realizzato dall’Amministrazione Comunale e dall’Unione Romagna Faentina, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.