La festa d’Europa del 9 maggio a Castel Bolognese si celebra con un po’ di ritardo, accompagnando al Parlamento Europeo di Strasburgo le ragazze ed i ragazzi delle classi 3^ della Scuola Secondaria Pascoli dell’I.C. Bassi di Castel Bolognese.

“Abbiamo lavorato per un anno al progetto europeo Be Youth – Building Europe through Youth Participation insieme a tanti giovani provenienti dalla Sicilia e da altri sei Stati membri dell’Unione Europea quali Lettonia, Spagna, Cipro, Romania, Ungheria, Slovenia – dichiara Chiara Berti consigliere comunale di Castel Bolognese con delega alle politiche europee e coordinatrice del progetto Be Youth – Il progetto europeo si prefiggeva la finalità di creare un senso di consapevolezza circa l’appartenenza europea tra i più giovani, rievocando le ragioni fondanti e i valori costituenti dell’Unione Europea, incoraggiandoli a partecipare pienamente alla vita civica locale. Il progetto è stato diviso in tre fasi principali: raccolta delle informazioni, elaborazione delle stesse e rappresentazione narrativa. Attraverso la ricerca di familiari e amici è stato organizzato un primo momento di ascolto – prosegue Berti -. Gli ospiti sono stati invitati a raccontare la loro storia di migrazione personale, evidenziandone le criticità e le difficoltà incontrate. Le esperienze di vita personali sono state rappresentate artisticamente tramite la realizzazione di teatrini in materiali di recupero (legno, carta,…) ed oggetti originali. Le storie sono state rielaborate in una rappresentazione teatrale (tradotta in lingua inglese) e da canti popolari, grazie alla creazione di un corso di coro. Per noi era importante riuscire a trattare temi, a volte drammatici, con il sorriso; l’arte ha aiutato senza dubbio a dare una chiave di lettura positiva in questo percorso, sdrammatizzando la pesantezza di alcune storie e valorizzando l’umanità delle esperienze di vita comune. Il progetto è stato realizzato grazie all’entusiasmo ed alla voglia di mettersi in gioco in una nuova avventura da parte dei professori che non hanno esitato e si sono resi immediatamente disponibili a sperimentare nuovi percorsi di apprendimento e anche a tutti i professionisti che si sono occupati della realizzazione dei laboratori, in particolare Cristina Scardovi e Michele Giovanazzi di Quadrilumi, Vittorio Zanella e Rita Pasqualini del Teatrino dell’ES e il responsabile dell’Ufficio Politiche Europee del comune di Ravenna Maurizio Cortesi.

Per premiare il grande impegno di alunni e professori, abbiamo deciso di chiudere questo percorso con una gita scolastica di tre giorni – conclude Berti – visitando alcuni luoghi simbolici: il campo di concentramento di Dachau dove si sono compiute le efferatezze della Seconda Guerra Mondiale e il Parlamento Europeo di Strasburgo dove dal 1958 -in seguito dei Trattati Europei del 1957- si riunisce l’Assemblea Parlamentare Europea, che dal 1962 è diventata il Parlamento Europeo. Preziosa è stata la collaborazione con l’Eurodeputato Paolo De Castro e il Consigliere Regionale Gianni Bessi che ci hanno seguiti in questo viaggio e ci hanno illustrato il funzionamento dei lavori presso il Parlamento Europeo. I ragazzi hanno potuto assistere ad un dibattito parlamentare e rendersi così consapevoli di come “funzionano” le istituzioni europee.

Infine sulla strada del ritorno, abbiamo fatto una piccola sosta alle splendide cascate del Reno di Schiaffusa, tra le più alte cascate d’Europa, ammirando la forza di parecchie centinaia di metri cubi d’acqua al secondo che precipitano fragorosamente nel vuoto per 23 metri in una cornice molto suggestiva rappresentata dai vicini Castelli di Worth e Laufen”.