Casa Novella ricorda la fondatrice
Domenica 8 maggio a Castel Bolognese la messa a 20 anni dalla scomparsa di Novella Scardovi
CASA NOVELLA RICORDA LA FONDATRICE
“AIUTATECI A PORTARE AVANTI LA SUA OPERA”
Avviata la campagna del 5×1000 per accogliere più minori. In 6 anni raccolti 170mila euro
C’è una particolare ricorrenza che si lega in maniera indissolubile alla festa per i 20 anni di Casa Novella: è l’anniversario della scomparsa di Novella Scardovi, la fondatrice di quest’opera sociale che accoglie 115 persone al giorno tra minori e adulti in difficoltà. Il 17 aprile 1996 venne inaugurato il primo dei sei luoghi di accoglienza presenti oggi tra Castel Bolognese, Faenza e Lugo: la Casa d’Accoglienza San Giuseppe e Santa Rita di Castel Bolognese. “Qualcuno si chiede a cosa servirà questa casa – disse Novella in quell’occasione -. Uno dei bisogni più grandi è proprio l’accoglienza. E noi faremo accoglienza a chi busserà alla nostra porta. Noi non guardiamo mai l’altro per la somma dei suoi problemi, ma abbiamo sempre la certezza che nell’altro possa accadere un avvenimento che gli rinnovi la vita”. Meno di due mesi dopo, l’8 maggio 1996, Novella morì improvvisamente in un incidente stradale ma la sua opera è continuata, portata avanti dalla sua famiglia e dai suoi amici.
A 20 anni dalla scomparsa della fondatrice, Casa Novella intende ricordare Novella e suo marito Giuliano, scomparso 3 anni fa, nella Santa Messa che sarà celebrata da Padre Antonio Sangalli domenica 8 maggio alle ore 18.30 nella chiesa di San Francesco a Castel Bolognese.
“Casa Novella custodisce tutte le realtà nate dal carisma di Novella Scardovi, il suo sguardo e la sua libertà di incontrare ogni uomo nel suo significato profondo, segno di qualcosa di grande – spiega Adele Tellarini, neuropsichiatra e responsabile dell’opera -. Ricordare Novella a 20 anni dalla morte per noi significa ricordare l’origine di tutto questo, quando davanti a un fatto doloroso come la sua scomparsa tutto si sarebbe potuto fermare e invece è fiorita una realtà che ancora oggi attraverso l’accoglienza, il lavoro e l’educazione abbraccia tutta la persona, in qualunque condizione si trovi”.
“Novella ha sempre detto che ogni pietra di questa casa ha un nome, e sono i nomi dei volontari e dei benefattori che ci permettono di portare avanti l’opera – aggiunge Francesco Biondini, presidente della Cooperativa sociale Educare Insieme che fa parte di Casa Novella -. Senza l’aiuto di queste persone, oggi non potremmo essere qui. Negli ultimi 6 anni un contributo decisivo è arrivato dalla destinazione del 5×1000 alla nostra realtà sociale, una preferenza espressa da circa 750 persone ogni anno. Siamo così riusciti a raccogliere 170mila euro, utilizzati per sostenere due servizi presenti a Castel Bolognese come il centro diurno Il Fienile, che offre un aiuto scolastico ai minori in difficoltà, e la Casa La Pietra che accoglie madri con disagi psico-sociali insieme ai loro figli. Chiediamo a tutti di sostenerci anche quest’anno tramite il 5×1000 per consentirci di migliorare questi due servizi fondamentali per il nostro territorio”.
Info per il 5×1000: www.casanovella.it
L’OPERA DI CASA NOVELLA OGGI
L’opera Casa Novella oggi accoglie complessivamente 115 persone al giorno e ne coinvolge circa 90 tra collaboratori e volontari. Nucleo fondante è l’Associazione San Giuseppe e Santa Rita, fondata nel 1990, che attraverso i volontari sostiene le varie attività. La Cooperativa Sociale Educare Insieme, sorta nel 2001, svolge attività educative e socio-riabilitative per ragazzi e adulti con disabilità e disturbi di vario genere; nel 2005 è nata la Cooperativa Sociale Botteghe e Mestieri per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Oltre alla Casa d’Accoglienza di Castel Bolognese, Casa Novella dispone di altre 5 strutture: il centro diurno Il Fienile di Castel Bolognese per offrire un aiuto scolastico ai minori in difficoltà; il centro diurno socio-occupazionale Casa Novella Laboratori di Barbiano (Cotignola) che accoglie giovani e adulti disabili; il centro di aiuto allo studio Il Battello di Castel Bolognese per i ragazzi delle scuole medie; la Casa Fabio Minguzzi di Tebano (Faenza) dove hanno sede il centro socio-riabilitativo La Maccolina, i laboratori occupazionali per ragazzi e adulti con disabilità psichiche e disturbi correlati, e il laboratorio di produzione di pasta (marchio “Pasta della Casa”) della Cooperativa Sociale Botteghe e Mestieri; infine la Casa La Pietra, situata nella sede di Castel Bolognese e dedicata all’ospitalità residenziale di madri con disagi psico-sociali insieme ai loro figli.