Carlo Tresca tra libro e documentario: l’evento del 22 novembre 2025

La storia, l’impegno civile e la figura irriducibile di Carlo Tresca saranno al centro dell’incontro pubblico organizzato dall’Associazione delle Amiche e degli Amici della Biblioteca Libertaria Armando Borghi, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Luigi Dal Pane”, la Sezione ANPI “Livio e Dante Poletti” e con il patrocinio del Comune di Castel Bolognese. L’appuntamento è fissato per sabato 22 novembre 2025, alle ore 15, presso la Saletta Espositiva di via Emilia Interna 90, adiacente all’ex Chiesa di Santa Maria della Misericordia.

Protagonista dell’incontro sarà lo storico Alessandro Incerti, che presenterà il suo nuovo libro Come una Quercia. Vita e battaglie di Carlo Tresca (Cronache Ribelli, 2025). Un volume che restituisce voce e forza a una delle figure più carismatiche e combattive del movimento anarchico e sindacale italiano negli Stati Uniti.

L’iniziativa si inserisce nel percorso culturale promosso dalla Biblioteca Borghi, che da anni dedica attenzione ai grandi testimoni delle lotte politiche e sociali del Novecento. Durante il pomeriggio verrà inoltre proiettato il documentario L’Uomo più buono del mondo. La leggenda di Carlo Tresca (2023, 37’), realizzato da Angelo Figorilli e Francesco Paolucci, un’opera che intreccia testimonianze, ricostruzioni storiche e materiali d’archivio, raccontando il mito del “sovversivo” che sfidò padroni, mafiosi, fascisti e stalinisti.

L’incontro si concluderà con un intervento dello scrittore Maurizio Maggiani, tra le voci più autorevoli della narrativa italiana contemporanea e profondo conoscitore delle vicende politiche e civili del Novecento.

CARLO TRESCA, UNA VITA CONTRO OGNI TIRANNIA

Nato a Sulmona nel 1879 ed emigrato negli Stati Uniti nel 1904, Carlo Tresca fu giornalista, sindacalista, oratore instancabile. Guidò scioperi durissimi, fondò e diresse giornali che denunciarono sfruttamento e corruzione, si batté per la libertà delle idee, per i lavoratori immigrati e per la difesa di Sacco e Vanzetti. Antifascista e antistalinista, per quasi quarant’anni fu considerato dall’FBI uno dei “più pericolosi sovversivi d’America”.

La sua vita si concluse tragicamente l’11 gennaio 1943, quando venne assassinato a New York da un mafioso italo-americano. Sui mandanti di quell’omicidio restano tuttora ipotesi e ombre. Al funerale, un corteo imponente di operai, intellettuali e attivisti lo salutò come “l’uomo più buono del mondo”. Poi, per decenni, la sua memoria scivolò nel silenzio.

Di sé, Tresca scrisse una frase diventata simbolo:
«Ma io continuo a restare, come quercia che non muove foglia allo strepidar dei venti, al di qua della barricata, sotto le bandiere rosse, che sono le bandiere immacolate dell’ideale anarchico, che è il mio, e che non ho rinnegato.»

Oggi, grazie al lavoro di storici, scrittori e documentaristi, la sua storia torna a parlare al presente.

INFORMAZIONI

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