Castel Bolognese nel piano anti-alluvioni: firmato il Protocollo per la modellazione delle reti fognarie

È stato presentato ufficialmente il nuovo Protocollo d’Intesa per la modellazione digitale dei sistemi fognari urbani della Provincia di Ravenna, un progetto triennale che coinvolge anche Castel Bolognese, comune colpito negli ultimi anni dagli effetti devastanti delle alluvioni e oggi al centro di una strategia concreta per la prevenzione del rischio idraulico.

Lo studio, promosso da Hera in collaborazione con Provincia di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, ATERSIR e numerosi enti e consorzi (tra cui Romagna Acque e il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale), mira a completare rilievi, misurazioni, simulazioni e modellazioni delle reti di drenaggio urbano. L’obiettivo è chiaro: migliorare le infrastrutture idriche, prevenire gli allagamenti e affrontare con strumenti adeguati le sfide poste dal cambiamento climatico, con riferimento anche agli eventi estremi che hanno colpito recentemente il territorio.

«Le fogne non nascono per smaltire l’acqua alluvionale – ha spiegato Valentina Palli, presidente della Provincia – ma dobbiamo ripensare questi sistemi affinché reggano anche eventi meteorologici eccezionali, come le “bombe d’acqua” sempre più frequenti». Una necessità che riguarda in modo diretto Castel Bolognese, dove la fragilità del reticolo urbano e rurale è stata più volte messa alla prova da piogge intense.

Secondo il piano, Hera realizzerà un modello digitale delle reti fognarie, calibrato con i dati raccolti sul territorio e capace di simulare scenari realistici. In questo modo sarà possibile individuare i punti critici e pianificare interventi mirati, in base a un ordine di priorità condiviso. Il tutto sarà supervisionato da un Comitato di Coordinamento, di cui farà parte anche un rappresentante del Comune di Castel Bolognese, che garantirà il monitoraggio delle attività e la validazione dei risultati.

L’investimento iniziale ammonta a 1,6 milioni di euro, finanziati in parte dal Commissario Straordinario alla ricostruzione e in parte tramite la tariffa del Servizio Idrico Integrato. Come sottolineato dall’assessora regionale all’Ambiente Irene Priolo, «serve una pianificazione integrata che guardi non solo a fiumi e canali, ma anche ai sistemi urbani, dove ormai si verificano gli effetti più immediati delle precipitazioni estreme».

Il direttore Reti Hera Alessandro Baroncini ha rimarcato come questo progetto rappresenti «una concreta opportunità per riqualificare le reti esistenti e adeguarle alle nuove esigenze del clima», sottolineando l’importanza della condivisione di dati e competenze tra gli enti coinvolti.

Per Castel Bolognese, questo studio rappresenta un passo strategico verso un futuro più sicuro e resiliente, grazie a un approccio innovativo che integra tecnologia, conoscenza e visione sistemica del territorio.