50km Romagna: Intervista a Luz Nadine de La Cruz Aguirre, 4^ italiana in 3h41’27”

50km Romagna: Intervista a Luz Nadine de La Cruz Aguirre, 4^ italiana in 3h41’27”

50km Romagna: Luz Nadine de La Cruz Aguirre, 4^ italiana in 3h41’27”
Le cose arrivano piano piano, con molta dedizione, passione, amore e disciplina

Intervista a cura di Matteo SIMONE

 

Il 25 aprile 2024, si è svolta la 50 Km di Romagna, corsa su strada, con partenza e arrivo a Castel Bolognese (RA).

Tra le donne ha vinto la finlandese Noora Honkala 3h23’43”, precedendo la ceca Petra Pastorova 3h25’41” e Sarah Giomi, all’esordio sulla distanza, 3h26’31”. A seguire Eva Grisoni (seconda italiana) 3h30’01”, la giapponese Hina Shiozaki 3h35’47”, Serena Natolini (terza italiana) 3h35’51”, Luz Nadine De La Cruz Aguirre (quarta italiana) 3h41’27”.

Il vincitore assoluto è stato lo spagnolo Chakib Lachgar in 2h48’48”, precedendo il francese Guillaume Ruel 2h53’42” e il keniano Simon Kamau Njeri 2h54’48”. A seguire (primo italiano) Luca Parisi, all’esordio sulla distanza, 2h55’56”.

Di seguito approfondiamo l’esperienza di Luz Nadine (G.S. Il Fiorino) attraverso risposte ad alcune mie domande.

Ciao Nadine, complimenti per la 50km? Soddisfatta? Ciao Matteo, certamente che sono soddisfatta perché questa 50km non era in agenda, l’abbiamo improvvisata finita la maratona di Milano il 7 aprile che sono arrivata prima italiana, finita con il ginocchio molto male che non riuscivo a camminare bene, forse perché ho corso la maratona dal diciottesimo km con la vescica sotto i piedi, boh.

Poi il mio allenatore mi disse: ‘facciamo la 50km di Romagna; io, sinceramente, volevo ma stavo male e mancavano pochi giorni per la gara, aspettavamo di guarire con il ginocchio. Poi stavo un po’ meglio quando, finalmente, almeno mi lasciava camminare, poi corricchiare. Come si dice, ci siamo buttati a farla la 50km’ con il mio allenatore Antonio de Francesco, lui mi ha accompagnato, mi ha sostenuto dall’inizio alla fine.

 

Il 7 aprile 2024, Nadine ha corso la “Wizz Air Milano Marathon”, classificandosi ottava assoluta e prima italiana in 2h52’08. Tra le donne ha vinto l’etiope Tigist Memuye Gebeyahu 2h26’32”, precedendo la keniana Sophy Jepchirchir 2h27’12” e l’etiope Fantu Shugi Gelasa 2h30’52”. Il vincitore assoluto è stato il keniano Titus Kimutai Kipkosgei 2h07’12”, precedendo il connazionale Raymond Kipchumba Choge 2h07’36” e l’ugandese Andrew Rotich Kwemoi 2h07’52”.

Ottima gara per Nadine nonostante i problemi post maratona di Milano dove ha ottenuto un’ottima prestazione chiudendo in 2h52’08.

Nadine corse anche nel 2023 la 50km di Romagna in 3h36’28”, classificandosi ottava donna e quinta italiana.

Potevi fare meglio? Problemi, criticità? Ho avuto tanti problemi nella gara, dal ginocchio al gonfiore della pancia, si è bloccata (questo gonfiore quasi sempre mi succede in ogni gara, non so perché sia). Scarpe non adatte, mi faceva tanto male che in un certo punto mi sono fermata a sistemarla perché non resistevo più del dolore…

 

Quali allenamenti e alimenti sono stati risultati fondamentali? Seguo un programma online, mi allena Antonio de Francesco del Team Fulvio Massini Consulente Sportivo, mi alleno cinque volte a settimana, mi alleno sempre da sola, ma quando devo fare un lunghissimo per forza mi deve accompagnare mio marito in macchina per passarmi la borraccia.

La alimentazione per me è fondamentale non solo per la corsa anche per la salute per noi stessi, le persone che mi conoscono per bene sano che io amo cucinare e mi piace cucinare piatti salutari. Ogni tanto mi godo il mio gelato da ‘Cesare’.

 

Gare di maratona e ultramaratona richiedono una preparazione mirata in modo da far sì che si stia bene fino alla fine, affrontando, gestendo, superando eventuali crisi dell’ultima parte di gara dove si può essere veramente provati. Inoltre, è fondamentale un’alimentazione e integrazione mirata sia in allenamento che in gara che compensi ogni energia spesa per l’enorme fatica prolungata per diverse ore.

Paura, tensione, ansia durante la corsa? Quando ho cominciato a gareggiare avevo molta paura, ansia, nervosismo… adesso poco è credo normale per tutti.

Quando non si è in condizioni ottimali e si è consapevoli di ciò che si aspetta in gara di ultramaratona ci può essere un po’ di ansia e tensione per paura di non farcela ma l’esperienza aiuta a gestire ogni cosa e ad andare avanti nonostante la fatica sia enorme ma comunque gestibile.

Cosa hai scoperto di più su te stessa? Sono una persona che di ogni gara imparo qualcosina, ho scoperto di me stessa che mentre mi rilasso di più; esce meglio la gara. Sono più determinata, più coraggiosa sicuramente, sono orgogliosa di me stessa per aver superato gli ostacoli dolorosi e impegnativi che la vita mi ha presentato.

In gare di ultramaratona ci si mette allo scoperto, si è da soli a gestire fatica, dolori, sofferenze, salite ma l’esperienza aiuta a sapersi gestire, a sciogliere ogni tensione a scoprire risorse nascoste e a far leva su precedenti esperienze di successo sia in campo sportivo che nella vita quotidiana, quando si sono superati momenti difficili.

Cosa hai portato a casa? Ho portato a casa felicità, allegria, emozioni, adesso se tutto va bene vado da miei genitori, dalla mia famiglia in Perù un paio di mesi.

https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/2024/04/50km-romagna-luz-nadine-de-la-cruz.html

Gare di ultramaratona mettono sempre a dura prova ma si torna a casa arricchiti di insegnamenti utili, scoperte su di sé, su altri e sul mondo, e molto appagati e sereni.

Bellissimo il Perù, ho un bellissimo ricordo di una vacanza nel 1999 in posti meravigliosi come Arequipa, Cusco, Machu Picchu, Puno, Taquile, Lago Titicaca.

Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Mia famiglia da qui e dal Perù sono orgogliosi. Mio marito è la persona più felice, orgoglioso di ogni cosa che faccio sia bene o male, grazie a lui ho cominciato con questo sport, adesso la mia passione, la corsa. Anche il mio allenatore Antonio de Francesco è felice e orgoglioso di me, che mi motiva sempre, non solo è il mio allenatore è come un fratello per me.

Il mio primo allenatore, il mio caro Fulvio Massini che finora mi dà i suoi bellissimi consigli mi motiva; anche lui è orgoglioso di me perché quando mi ha visto la prima volta mi disse: ‘ci divertiremo con questa ragazza, è una maratoneta’, mentre mi faceva il test Conconi; lui è stato il mio primo allenatore, anche ora lo considero come il mio allenatore per tutto per i suoi preziosi consigli.

Il mio fisioterapista Giuseppe D’Agostino, anche lui è orgoglioso di me, e la mia super squadra ‘GS il Fiorino’, grazie per il supporto.

Dietro l’atleta ci sono tante persone amiche, familiari e professionisti che consigliano, supportano, aiutano, coccolano.

Cosa cambia ora? Prossimi obiettivi? Sfide? Spero di avere buona salute per continuare a correre, perché le cose arrivano piano piano, con molta dedizione, passione, amore e disciplina.

È vero, più che tanti allenamenti di quantità e di qualità, quello che conta è la forte passione, motivazione, dedizione nello sport che si pratica e che si ama.

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/
Libri: http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo