Armando Borghi: Un Pioniere dell’Anarchismo Italiano
Nato a Castel Bolognese il 6 aprile 1882, Armando Borghi è stato una figura centrale nel movimento anarchico italiano del XX secolo. La sua vita, caratterizzata da un impegno incessante per la giustizia sociale e la libertà, lo ha reso un simbolo di resistenza e determinazione.
Le Origini e la Formazione
Cresciuto in una famiglia di modeste condizioni economiche, Borghi fu influenzato fin da giovane dalle idee anarchiche del padre e dei suoi compagni. La sua educazione politica iniziò con la lettura di libri e giornali anarchici, che lo portarono a sviluppare una profonda consapevolezza delle lotte sociali e delle ingiustizie del suo tempo.
L’Attivismo e la Prima Guerra Mondiale
Borghi divenne un attivista di rilievo già in giovane età. Nel 1898, a soli 16 anni, partecipò ai moti per il pane a Castel Bolognese, dimostrando il suo impegno per le cause popolari². Durante la Prima Guerra Mondiale, Borghi si oppose fermamente all’interventismo, venendo internato per le sue posizioni pacifiste.
Il Dopoguerra e l’Esilio
Nel primo dopoguerra, Borghi continuò la sua lotta per i diritti dei lavoratori, diventando uno dei principali dirigenti dell’Unione Sindacale Italiana (USI)³. Con l’avvento del fascismo, fu costretto all’esilio, prima in Europa e poi negli Stati Uniti, dove continuò a promuovere le idee anarchiche e a sostenere i movimenti di resistenza antifascista.
Il Ritorno in Italia e l’Eredità
Dopo la caduta del fascismo, Borghi tornò in Italia, dove continuò la sua attività politica e sindacale fino alla sua morte, avvenuta a Roma il 21 aprile 1968³. La sua vita e il suo impegno hanno lasciato un segno indelebile nella storia del movimento anarchico italiano, ispirando generazioni di attivisti e sostenitori della libertà.
Armando Borghi è ricordato non solo come un leader anarchico, ma anche come un uomo di grande integrità e passione, che ha dedicato la sua vita alla lotta per un mondo più giusto e libero.
Opere di Armando Borghi
Opere precedenti all’avvento del fascismo e all’esilio
Armando Borghi “Il nostro e l’altrui individualismo. Riflessioni storico-critiche su l’anarchia, con pref. di Leda Rafanelli,esponente dei futuristi di sinistra, Brisighella, Tip. Servadei, 1907”
Armando BorghiPrigionieri di guerra, con pref. di Leda Rafanelli, Bologna, Tip. Artistica Commerciale, 1908;
Armando Borghi “Fernand Pelloutier nel sindacalismo francese. E in Italia?”, con documento di Georges Yvetot, Bologna, Coop. Tip. Azzoguidi, 1913
Armando Borghi “Davanti ai Giurati di Milano”, Milano, Tip. Zerboni, 1921;
Armando Borghi “Anarchismo e sindacalismo”.Atti Conferenza tenuta il 3 aprile 1922 a Roma dal Fascio sindacale di azione diretta , Roma, S.P.E.R., 1922
Armando Borghi “Verso l’Anarchia va la Storia”, Ravenna, Tip. Zirardini, 1907
Armando Borghi “L’Italia tra due Crispi. Cause e conseguenze di una rivoluzione mancata”, Parigi, Libreria Internazionale,ve ne sara’ una seconda edizione
Opere del periodo dell’esilio e del secondo dopoguerra
Armando Borghi “Errico Malatesta in 60 anni di lotte anarchiche: storia, critica, ricordi”
Armando Borghi “Gli anarchici e le alleanze” 1927 Circolo operaio di cultura sociale
Armando Borghi, Vittorio Emiliani “Vivere da anarchici: antologia di scritti” 1966 Edizioni Alfa
Armando Borghi Il banchetto dei cacri 1925 Lavoratori industriali del mondo
Armando Borghi “Mussolini, Red and Black: With an Epilogue,Hitler: Mussolini’s Disciple” 1974 Haskell House Publishers
Armando Borghi “Mezzo secolo di anarchia (1898-1945).” Con prefazione di Gaetano Salvemini 1954 Edizioni scientifiche italiane
Maurizio Antonioli, Armando Borghi “Armando Borghi e l’Unione sindacale italiana” USI 1990
P. Lacaita
Armando Borghi “Mussolini en chemise” 1932 Les Éditions Rieder
Armando Borghi “Mezzo secolo di anarchia (1898-1945)”1954 Edizioni Scientifiche Italiane
Ulteriori informazioni: https://www.castelbolognese.org/biografie-personaggi/anarchici/armando-borghi-1882-1968/