Insediamento Consiglio comunale: Intervento di Vincenzo Minardi (Cambiamo Castello)

Riceviamo e Pubblichiamo l’Intervento di apertura del nuovo Consiglio comunale di Castel Bolognese da parte di Vincenzo Minardi della lista Cambiamo Castello.

Buonasera a tutti colleghi Consiglieri, signor Sindaco, signori della Giunta e il pubblico che è presente in quest’aula e che ci segue da casa, ringrazio i cittadini per la fiducia accordatami e assumo il ruolo di Capogruppo consiliare e rappresentante del governo complementare della città, con orgoglio e spirito di servizio, dando il benvenuto a questa assemblea a molti volti nuovi e un ben ritrovato a chi in questi anni ha già seduto su questi banchi.

Doveroso è da parte nostra volgere un sincero saluto a chi ci ha preceduto e ringraziarli per il lavoro svolto. Farò tesoro di quanto appreso nelle scorse legislature come Consigliere comunale. Oggi, come allora, con rinnovato entusiasmo e spirito di servizio per il nostro paese. La competizione credo di averla nel sangue e lo spirito di competizione mi ha insegnato molto. Mi ha insegnato che ci sono delle regole da rispettare e mi ha insegnato a vincere con umiltà e a perdere con dignità, ma soprattutto a rispettare l’avversario.

La tornata elettorale è terminata. Noi tutti abbiamo affrontato una dura campagna elettorale. Tutti i candidati hanno avuto modo di illustrare i programmi e le proprie idee con molto entusiasmo e voglia di mettersi in gioco per Castel Bolognese. Sulle nostre spalle ricade una grande responsabilità verso tutta la nostra città. Non dimentichiamo mai chi siamo e cosa siamo chiamati a fare. Tanti giovani ho visto e sono presenti qui tanti giovani, c’è stata una partecipazione importante di giovani anagrafici ma anche di giovani non anagrafici, sia nelle liste che eletti in Consiglio comunale. Con loro dobbiamo costruire il nostro futuro tutti insieme. Costruiamo una comunità forte dove questi giovani ragazzi possano sentirsi orgogliosi di aver contribuito con il loro tempo e idee a realizzare il bene comune. Abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo aiutare ad uscire, a fare emergere l’entusiasmo e le idee di queste giovani ragazzi, dobbiamo ascoltarli ed affiancarli in questo viaggio. Alle prossime elezioni dovranno chiedere il voto non perché non hanno mai fatto politica, ma perché in questi anni si sono impegnati a fare qualcosa per Castel Bolognese. Sono fiero di essere stato per molti anni in politica, l’esperienza di amministrare è stata per me formativa e stimolante. Ho cercato ogni giorno di fare del mio meglio e rispondere ai reali bisogni dei cittadini. Le sfide da affrontare saranno molteplici e non sempre ci troveranno unanimi, anzi, in alcuni momenti i toni si alzeranno e a voi tutti colleghi consiglieri e a me per primo voglio ricordare che il giudizio e la stima di questa Assemblea sono interamente affidate alle nostre sensibilità e ai nostri comportamenti. Serve molto impegno e spirito di sacrificio. Mi conoscete come uomo di partito con una precisa identità e appartenenza politica. Io ne sono molto orgoglioso e mai la rinnegherò. L’obiettivo prioritario cui dobbiamo tendere è quello di non tradire le aspettative dei cittadini che ci hanno votato e contribuire al benessere e allo sviluppo della nostra comunità. Mi conforta la certezza, pur nel valore della diversità delle nostre opinioni, di essere affiancato dalla vostra lealtà, correttezza e collaborazione e che sarò supportato dalla competenza e professionalità degli uffici e degli assistenti, funzionari e dirigenti comunali, ai quali rivolgo il mio più sincero ringraziamento e saluto.

Chiaramente noi dovremo fare la nostra funzione che è quella dell’opposizione e di solito quando si presenta il programma dell’opposizione si usano dei termini: opposizione costruttiva, opposizione dura, opposizione senza sconti, io dico che faremo opposizione. Ciò significa che noi abbiamo un’idea e un progetto per Castel Bolognese.

Su alcuni punti sicuramente ci può essere convergenza con l’amministrazione, su altri probabilmente meno e noi daremo la nostra approvazione o comunque il nostro contributo rispetto a quei punti che possono avere uno sviluppo comune, concordato con l’amministrazione e con la maggioranza, ma ci batteremo per la realizzazione delle nostre idee e dei nostri progetti.

Non voglio parlare di minoranza perché credo che i castellani che hanno votato per la nostra proposta non sia giusto considerarla minoranza, sono una parte di Castel Bolognese che ha dato il voto a un progetto. Questo progetto oggi è all’opposizione e noi ci impegneremo affinché abbia il giusto riconoscimento e la possibile realizzazione. Quindi in questo contesto democratico, noi porteremo avanti le nostre idee e ripeto daremo anche battaglia, battaglia che sarà, laddove necessario, determinata e dura.

Ricordo sempre una frase che porto nel cuore: “Dove non osa il coraggio degli individui, regna l’abitudine e così si regalano la gioventù e le aspettative alle vicende degli altri, rimanendo spettatori passivi della nostra stessa esistenza”. Noi tutti dobbiamo essere primi attori.

Mettiamo la speranza di fronte alle difficoltà, la speranza di fronte alle incertezze, l’audacia della speranza!

Un pensiero per il mondo cattolico. Pio XI il 18 dicembre 1927 ai dirigenti della Federazione Universitaria Cattolica, disse: “Tutti i cristiani sono obbligati ad impegnarsi politicamente. La politica è la forma più alta di carità”.

È tempo ormai di riflettere seriamente sul vuoto tragico in cui sono precipitati i cattolici. L’attuale situazione di diaspora oltre che essere un errore fatale dal punto di vista ideologico lo è anche dal punto di vista pratico, ossia dell’apporto di uno specifico contributo in vista della realizzazione del bene comune della famiglia umana.

Uno dei problemi di oggi e che si riflette nel voto inconsapevole di molti è “il divorzio tra cultura e politica, non solo per i cattolici, con il risultato di una politica epidermica, a volte ignorante, del giorno per giorno, con poche visioni, segnata da interessi modesti ma molto enfatizzati” afferma il Cardinal Matteo Zuppi.

C’è bisogno di nuove generazioni di intellettuali, professionisti, pedagogisti, giuristi, economisti, politici, comunicatori e umanizzatori dell’intelligenza artificiale, che sappiano, come ai tempi di Pio XII fecero i laureati cattolici, passare all’azione sul piano culturale, traducendo l’insegnamento sociale della Chiesa in un linguaggio politico, accessibile ai più. Una nuova presenza politica può nascere da una nuova cultura e, prima ancora, da una nuova evangelizzazione del sociale. Queste consentiranno di superare la falsa ideologia della diaspora, per formare una “massa critica” a livello politico, capace di una più incisiva e convinta partecipazione, tipica di una democrazia deliberativa.

Sarà necessaria anche un’adeguata riflessione sulla crisi della democrazia, sulla partecipazione politica, sulle rappresentanze partitiche, sulle regole procedurali, sul principio della maggioranza, sulla nascita di nuovi movimenti sociali che sappiano occuparsi non solo del sociale. E’ necessario adoperarsi per ripensare le regole del gioco, vale a dire per ridisegnare l’assetto istituzionale, entro il contesto del bene comune. Solo una nuova evangelizzazione del sociale ci aiuterà ad elaborare un nuovo pensiero e una nuova cultura politica, a fronte della complessità globale, della terza guerra mondiale a pezzi, delle epidemie, delle migrazioni, dei cambiamenti climatici.

A me, a noi, a voi, tocca portare avanti questo percorso di cambiamento, dando sostanza al desiderio di molte persone di essere protagonisti delle proprie scelte. Castello ha bisogno di partecipazione, ha bisogno della passione della sua gente, ha bisogno di nuove idee e di persone che si battano per realizzarle. Siamo stati eletti dalla popolazione che ci ha scelti, da Voi. A Voi tutti risponderemo del nostro lavoro. Occuperò questa carica avendo sempre presente che mi è stata affidata per essere gestita con totale buonsenso e responsabilità, per restituire ai Castellani un paese migliore. Tutti i cittadini del nostro Comune sono il nostro impegno, il valore incalcolabile del nostro essere qua. Siamo convinti che amministrare in modo giusto significhi dare equità ad ogni cittadino, rendendolo protagonista delle scelte che dovremo prendere. Non possiamo fare magie per ottenere cambiamenti e risultati, ma possiamo lavorare duramente con impegno e serietà. Durante la campagna elettorale e, anche stasera, la magia la vedo, ed è intorno a noi. Ho visto la magia negli occhi delle persone che ci circondavano, nei mie Consiglieri, nella mia squadra. Ho visto la voglia di cambiare, di migliorare, di “metterci la faccia” per il bene di Castel Bolognese. Con atteggiamento di umiltà e fermezza inizio, quindi, questo nuovo impegno.

Ringraziamo coloro che con voto consapevole ci hanno dato fiducia e che in noi hanno riconosciuto il reale cambiamento. Un augurio a chi sarà chiamato a governare la città, con l’auspicio che si adoperi in qualcosa di “straordinario” e non si limiti a gestire, come è stato finora, la grigia ordinarietà.

Siamo consapevoli che i problemi da risolvere, lasciati da questa Amministrazione di sinistra, sono tanti:

dai cittadini alle imprese colpiti dai danni subiti dall’alluvione e dalle profonde ferite idrogeologiche che hanno devastato il nostro territorio, frutto dell’incuria pluridecennale delle amministrazioni regionali di sinistra. Problemi che investono le politiche abitative che richiamano la necessità di nuovi alloggi anche di edilizia popolare, al fine di soddisfare la richiesta in aumento, a fronte di una scarsissima offerta. Problemi legati alla viabilità che ancora non sono stati risolti se non parzialmente con la recente realizzazione della rotatoria sulla via Emilia nell’intersezione con la strada di Riolo Terme. Problemi che troveranno risposta solo a fine 2026 con la realizzazione della circonvallazione, che lascerà comunque ferite aperte sui terreni agricoli interessati e sulla cui realizzazione vigileremo costantemente per evitare ulteriori danni alle unità agricole e, per quanto possibile, limitare quelli in essere. Problemi legati alla rivitalizzazione del centro storico attraverso sostegni ed aiuto alle attività commerciali. Sostegno alle imprese e al mondo agricolo, alla sanità locale che vede sempre più impoverire l’offerta di servizi al cittadino e l’allungamento delle liste di attesa. Sostegno al mondo dell’artigianato e dell’impresa locali. Miglioramento dei servizi rivolti al cittadino per consentire tempestiva risposta alle problematiche di diversa natura. Attenzione all’educazione scolastica dei nostri ragazzi, con attenzione particolare alla sicurezza dei plessi scolastici, potenziando l’offerta culturale e rispondendo ai bisogni delle famiglie e, nello specifico, a quelle con componenti disabili. Nuove politiche rivolte a dare risposta ai problemi delle famiglie, dei giovani, degli anziani in sinergia con le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Incentivazione delle attività sportive e culturali sul territorio. Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale. Risposte ai problemi relativi alla sicurezza determinate da un aumento degli episodi di furti. Risposte concrete all’integrazione della popolazione straniera con l’eliminazione delle situazioni di ghettizzazione ed isolamento. Questi alcuni dei problemi e delle risposte che concretamente vogliamo offrire a tutti i castellani.

Con la gente continuerò ad interfacciarmi come ho sempre fatto, prima con l’ascolto e poi con l’impegno nel risolvere i problemi che, di volta in volta, mi verranno sottoposti.

Ringrazio tutti per la partecipazione, la condivisione e la grande emozione che mi dimostrate con entusiasmo in quella che sarà una futura missione.

Grazie di cuore a tutti: lavorare insieme sarà la nostra missione.

Concludo formulando un sincero augurio di buon lavoro a tutti noi, in particolar modo a chi è al suo primo mandato e che sia il Consiglio Comunale un luogo di crescita sicuramente politico per tutti noi, ma anche culturale e sociale.