Articolo tratto dal sito: www.ilrestodelcarlino.it/
La faentina Eva Sangiorgi è stata nominata direttrice della Viennale di Vienna, uno dei festival internazionali del cinema più prestigiosi del panorama europeo. L’ennesima tappa di una carriera ricca di riconoscimenti e collaborazioni che porta la 39enne di Castel Bolognese ad essere una sorta di ‘eroina dei due mondi’, grazie alle sue esperienze in Centro America e in Europa.
Dopo essersi laureata all’Università di Bologna in Scienze della Comunicazione nel 2005, Sangiorgi ha studiato Storia dell’Arte all’Università Nazionale Autonoma del Messico, e proprio a Città del Messico ha fondato il festival cinematografico internazionale FICUNAM nell’aprile 2010. Ad inizio gennaio è stata scelta come direttrice della Viennale tra ventinove candidati, incarico che le è stato affidato per tre anni con possibilità di estenderne la durata, e nelle prossime settimane lavorerà per l’edizione 2018 che si terrà dal 25 ottobre all’8 novembre.
“Sono molto sorpresa e ovviamente orgogliosa di questa nomina – dice Sangiorgi – e non pensavo che una simile opportunità potesse capitarmi, vista la mia giovane età. La Viennale è un festival che mi piace tantissimo e che frequento tutti gli anni: conoscevo il direttore precedente e anche l’ambiente viennese, ma non parlo neanche tedesco e quindi sono doppiamente stupita. C’è stato un bando pubblico e ho ricevuto impulsi a partecipare, così ho presentato la candidatura per mettermi alla prova”.
Prima di lei, soltanto viennesi hanno ricoperto quel ruolo: cosa ha spinto gli organizzatori a sceglierla tra tanti candidati?
“Vivo in Messico da quindici anni per questioni lavorative e dopo aver fondato il progetto FICUNAM lo sto curando in ogni edizione: questo probabilmente è stato il punto fatidico, perché credo sia stato premiato il fatto di avere esperienze internazionali riguardo all’organizzazione dei festival”.
Il suo nuovo ruolo a Vienna le consentirà di continuare a seguire il FICUNAM?
“Devo concentrarmi sulla prossima edizione della Viennale e imparare il tedesco, ma essendo nel consiglio del progetto culturale dell’università messicana, una volta all’anno ritornerò in Messico. In questi giorni sono a Città del Messico per curare l’edizione 2018 che si terrà dal 28 febbraio al 6 marzo poi dal 27 marzo mi trasferirò a Vienna”.
La Viennale è un festival atipico dove non vengono assegnati premi.
“Non è un festival concentrato sulle premiere mondiali come per esempio quelli di Cannes, Venezia, Berlino e San Sebastian, ma raccoglie tutto quello che propone il cinema d’autore nell’anno solare e infatti si tiene ad ottobre. Non ci sono red carpet o sfilate: soltanto un rapporto diretto con le persone, perché è pensato per il pubblico per creare un ambiente dinamico. La linea del festival è stata determinata dal direttore precedente che è rimasto in carica venti anni e continuerò a seguirla. Tra i registi c’è stato anche il ravennate Yuri Ancarani, professionista che stimo molto”.
Vienna inoltre è più vicina a Faenza di Città del Messico…
“Due o tre volte all’anno sono sempre ritornata a casa a trovare mio padre e i miei amici e l’ultima è stata a Natale. Nei prossimi mesi non avrò tante vacanze, ma di sicuro questa vicinanza mi farà tornare più spesso nella mia città”.
Articolo di di LUCA DEL FAVERO per Il Resto Del Carlino