Anconelli (Delegato Servizi Sociali dell’Unione) interviene in merito al Cda della nuova Asp della Romagna Faentina

Articolo tratto dal sito: www.faenzanotizie.it

“Le polemiche? Tanto rumore per nulla. Non è stato ancora nominato nessuno”

Negli ultimi giorni sugli organi d’informazione locale sono apparsi alcuni interventi polemici relativi alla nascente composizione del Consiglio d’Amministrazione della nuova Asp (azienda pubblica di servizi alla persona) unica della Romagna Faentina. In particolare, le contestazioni fanno riferimento all’iniziale indicazione, quale membro del Cda, della dottoressa Giuliana Tarozzi di Castel Bolognese.

A tal proposito Fabio Anconelli, Sindaco di Solarolo e Delegato ai Servizi Sociali dell’Unione della Romagna Faentina, intende fare chiarezza: «Mi spiace – dice l’amministratore – che forze politiche, consiglieri comunali ed ex amministratori non sappiano la differenza fra il verbo “indicare” ed il verbo “nominare”. Nel dicembre scorso, nonostante non ci fossero delle norme che ce lo imponessero, abbiamo deciso di “indicare” la dottoressa Giuliana Tarozzi, fra gli altri, nel nuovo Cda.

Ma era un atto puramente informativo, poiché le nomine dei Cda delle Asp avvengono ufficialmente soltanto dopo la nascita delle stesse aziende pubbliche di servizi alla persona. Nello specifico, la nuova Asp unica della Romagna Faentina avrebbe dovuto nascere il 1° gennaio di quest’anno, ma ad oggi la Regione non ha ancora firmato il decreto. Molto probabilmente lo farà la prossima settimana. Dopo la firma della Regione, entro 30 giorni i Sindaci del territorio si riuniranno e soltanto in quel momento nomineranno il Cda, che alla sua prima riunione nominerà il proprio presidente».

«Tutto il “rumore” è nato dal fatto che prima delle vacanze natalizie ci era sembrato corretto “indicare” i nomi che eravamo intenzionati ad esprimere prima che venisse firmato il decreto regionale. – continua Anconelli – Dalle continue verifiche che i nostri uffici fanno di una  normativa regionale e nazionale in continua evoluzione, è emerso che la dottoressa Tarozzi, fermo restando le sue indubbie capacità, risulterebbe incompatibile a questa carica, in quanto opera professionalmente a Castel Bolognese, mentre se avesse operato ad Imola o Lugo non ci sarebbe stato alcun problema. Ciò ci ha costretto a rivedere le nostre intenzioni. Il nostro intento era semplicemente quello di informare la cittadinanza prima di fare atti, visto che in questo periodo tutti chiedono, giustamente, alla politica una sempre maggiore trasparenza».

«Ora, invece, dalla stampa scopro che la Regione ci avrebbe bocciato le nomine. In realtà, nessuna nomina è mai stata fatta, quindi nulla è da rifare, anche se qualcuno è arrivato a presentare un’interpellanza in consiglio comunale, polemizzando su atti che non esistono. Comprendo la volontà politica di criticare, ma a volte sarebbe meglio leggere bene tutti gli atti amministrativi di riferimento, votati in tutti i consigli comunali dell’Unione, prima di avventurarsi in polemiche sicuramente strumentali».
«Il territorio della Romagna Faentina ha bisogno di un’Asp che sappia operare nell’interesse reale di tutti i cittadini e di tutte le comunità. – conclude Anconelli – Mi auguro che le persone che negli ultimi giorni hanno speso tanta energia per nulla, siano altrettanti attivi nel momento in cui tutte le parti istituzionali realmente responsabili saranno chiamate a dare un apporto costruttivo per far funzionare al meglio la nuova Asp».