Cambiamo Insieme: La riforma delle ASP è un furto legalizzato ai cittadini di Castel Bolognese

Cambiamo Insieme: La riforma delle ASP  è un furto legalizzato ai cittadini di Castel Bolognese

La legge regionale 26-7-2013 n. 12 in materia di riordino e accorpamento delle Asp, lasciata passare del tutto inosservata alla cittadinanza, è di fatto un   furto legalizzato ai cittadini di Castel Bolognese. Infatti obbliga a fondere le ASP di tutto il distretto faentino in un’unica entità accorpata su Faenza, senza sapere come e cosa farà questa nuova struttura.  Le conseguenze immediate:

  • La fusione di tutte le Asp (di fatto accorpamento su Faenza) porterà a un unico “mostro” , nel quale i frutti di passate ottime gestioni (vedi Castel Bolognese) andranno a compensare i pessimi risultati di altre (vedi Faenza), Ad oggi non esiste un piano industriale ma solo un mero atto politico.
  • Tutto il patrimonio immobiliare e finanziario ed i buoni servizi FIN QUI EROGATI dalla nostra ASP , confluiscono nella nuova ASP distrettuale. Il comune di Castel Bolognese non avrà più il controllo del patrimonio locale ( ex chiesa di S. Maria, sede scuole Ginnasi) , dal momento che, se il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto al 52% da Faenza e per il restante dagli altri comuni a rotazioni di cinque anni, decidesse di vendere un immobile a Castel Bolognese, il Consiglio Comunale avrà solo funzioni di consultazione senza diritto di veto. Di fatto un’espropriazione di beni oggetto di beneficenza dei castellani.
  • Estromissione delle dipendenti delle Cooperative sociali operanti nella struttura di Castel Bolognese, con conseguente perdita di professionalità e posti di lavoro; il bando di concorso per sostituirle ne estromette di fatto già 10 su 15, pertanto, le stesse o saranno ricollocate o più facilmente licenziate.
  • Innalzamento delle rette e del punteggio, da 400 a 600 per l’ammissione degli anziani nella casa di riposo; di fatto, per essere ammesso occorre essere in condizioni molto molto gravi o pagare rette altissime ( si ipotizzano fino a 95 € al giorno). Il pubblico servizio sarà così mortificato a vantaggio dei privati o dell’assunzione di badanti, che diventeranno probabilmente più economiche.
  • Perdiamo quindi in toto quella gestione autonoma ed efficiente delle nostre Opere Pie, che ha garantito un servizio efficace ed a costi moderati a tutta la nostra comunità per oltre un secolo.
  • Tutto questo si è consumato nella totale connivenza della nostra Amministrazione, dei Sindaci dei restanti comuni del distretto e dei consiglieri regionali eletti nel nostro territorio, che oltre a non aver minimamente contrastato l’approvazione della sopra citata legge regionale, non hanno nemmeno adeguatamente informato la cittadinanza di quanto si stava consumando ai danni dell’intera comunità. E’ un vero e proprio furto, un obbrobio, che va a colpire la fascia più debole della nostra comunità: gli anziani.

Il 30 ottobre il Consiglio Comunale di Castel Bolognese potrà soltanto prendere atto di questo scempio già consumato. Prova ne è che lo statuto della nuova ASP unica è già stato votato a maggioranza dagli altri comuni del distretto faentino.

 

Invitiamo i cittadini ad adottare ogni forma di protesta che riterranno necessaria e ad essere presenti in consiglio comunale.

Lista Civica CAMBIAMO INSIEME