Riceviamo e pubblichiamo, dalla lista civica Cambiamo Insieme: Il favoloso mondo del Piddì
Tutta Castel Bolognese (periferia di Faenza) ha seguito domenica 2 marzo col fiato sospeso, in mancanza di meglio, l’andamento e gli esiti delle primarie per la scelta del candidato sindaco da contrapporre all’Armata Brancaleone della Lista Civica alle prossime elezioni comunali di primavera. Siamo così entrati nostro malgrado nel favoloso mondo del Piddì (Poltrone Divani?), dove i giovani nascono già vecchi e i vecchi… chi li schioda più? Tre candidati, come al gioco delle tre carte, persone degne, interessantissime soprattutto nuove dopo cinque anni di completo immobilismo, il cui programma, denso di idee e di tante cose nuove da fare, ha ciondolato per cinque anni a prendere polvere dall’albo pretorio in Comune. Meno male che gli hanno dato una rinfrescata.
Dei tre Rita Malavolti, vice sindaco uscente e nel pieno rispetto delle quote rosa, rappresentante di Sel e di se stessa, è partita già sconfitta, coerentemente ai risultati concreti prodotti dall’ Amministrazione di cui è tutt’ora esponente di rilievo. La lotta vera era ristretta agli altri due candidati, il renziano Daniele Meluzzi e il cuperliano Luca Della Godenza. Tutti e tre comunque partivano con un peccato originale comune, più che peccato un macigno grande come una casa: DOVE DIAVOLO SONO STATI NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI? Del Vice Sindaco Rita Malavolti già detto, rappresenta solo se stessa al massimo un gruppo sempre più esiguo di ex sessantottardi oramai in pensione, ma gli altri due cosa hanno fatto per il bene della nostra città avendo in mano la delega di fare? L’assessore ai lavori pubblici Daniele Meluzzi per quale opera, grande o piccola, sarà ricordato? Per la rotatoria sotto casa o per i 48 loculi cimiteriali 48? E il giovane rampante Luca Della Godenza per quale innovativo progetto proposto in qualità di Consigliere di maggioranza resterà nella storia della nostra città o per quale entusiasmante intervento in Consiglio Comunale verrà ricordato? Forse per … oh my God, per cosa?
Una lusinghiera affluenza al voto ha sancito il successo di stretta misura di Meluzzi, grazie ai voti determinanti dei giovani della parrocchia vera, quella di San Petronio, paracadutati in politica forse a loro insaputa. Comunque, tranquilli tutti, ce li ritroveremo tutti e tre in lista, vincitore e sconfitti. E a proposito di sconfitti una prece per Daniele Bambi il fu candidato nuovo, giovane, proveniente dalla vita civile di cinque secoli, pardon, anni fa. Daniele Bambi accettò la sfida convinto di poter avere il proprio spazio, far valere le proprie idee, attuare i propri progetti, lavorare per il bene di Castel Bolognese. Il Sindaco uscente è oggi il primo sconfitto, e ci dispiace, per lui che è una persona seria e degnissima, e per il paese ridotto a periferia di Faenza e con una qualità della vita nemmeno lontanamente più confrontabile a quella del passato. Sconfitti con lui sono anche questi tre verginelli delle primarie, suoi collaboratori in veste di Vice, di Assessore e Consigliere, nessuno di loro poteva e può essere un sindaco credibile, dopo quello che ha, o meglio NON ha combinato.
Restiamo comunque sintonizzati con il favoloso mondo dei Democratici per Castello, insomma col Piddì, col loro nuovo che avanza e a furia di avanzare scade come lo sciroppo per la tosse, con la loro nomenclatura che, rottamata, un posto di lavoro ìn Hera strapagato e a spese di noi utenti spolpati lo trova sempre, e con tutte queste bellissime novità sfornate dalle primarie che, in fondo, novità non sono.
Che facciamo noi cittadini, moriamo dal ridere o ci incazziamo una volta per tutte? Che sia arrivato il momento di cambiare?