Aperto il sottopasso ferroviario di Via Borello
Da oggi gli automobilisti in transito a Castel Bolognese possono utilizzare il nuovo tunnel carrabile di via Borello.
E’ stato così definitivamente eliminato il corrispondente passaggio a livello, già chiuso per consentire l’esecuzione dei lavori con conseguenti deviazioni del traffico e significativi allungamenti dei percorsi e dei tempi di viaggio.
Nei prossimi giorni l’opera sarà presentata ufficialmente a tutta la cittadinanza.
Castel Bolognese si riappropria in questo modo di un importante collegamento diretto con la Via Emilia, ora più veloce e sicuro. L’eliminazione dell’incrocio strada/ferrovia renderà infatti più regolare sia il traffico stradale sia quello ferroviario della linea Bologna – Ancona.
Il sottopasso – lungo 480 metri, alto 5 e largo 10,5 – è collegato alla viabilità stradale da due rampe di accesso lunghe ciascuna 240 metri. E’ dotato di un impianto di pompe idrovore, il cui funzionamento può essere controllato anche da remoto, e di un impianto semaforico in grado di bloccare la circolazione in caso di allagamento della sede viaria.
L’opera, realizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), rientra nell’accordo siglato nel 2009 tra Ferrovie dello Stato, Comune di Castel Bolognese, Regione Emilia Romagna e Provincia di Ravenna, per l’eliminazione di 3 passaggi a livello, quello di via Borello e quelli di via Lughese e via Casanola, anch’essi sulla linea Bologna – Ancona.
Anche questi ultimi saranno sostituiti da due sottovia, in fase di ultimazione. In particolare è in fase di completamento la parte impiantistica di quello su via Lughese, mentre in via Casanola sono in corso le ultime opere strutturali e stradali.
La fine dei lavori è prevista entro l’estate. L’investimento complessivo, circa 10,5 milioni euro, è stato sostenuto da Rete Ferroviaria Italiana con il contributo della Regione Emilia Romagna, del Comune di Castel Bolognese e della Provincia di Ravenna.

Comunque adesso sappiamo come far lavorare la protezione civile gli saranno delle idrovore per prosciugare i sotto passi quindi lavori socialmente utili
La Protezione Civile non è un lavoro socialmente utile, ma è un dovere che coinvolge tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, religione e nazionalità,condizione sociale, ruolo e pensiero politico, che siano in grado in caso di emergenza di prendere in mano una pala e un badile.
E quello che ho scritto sopra vale anche per tutte le altre attività di volontariato.
Una volta chiaro ciò le cose saranno sulla via della sistemazione e il paese potrebbe essere sulla via dell’uscita dalla crisi.