Ha riaperto al traffico veicolare, giovedì 16 novembre, la via Biancanigo completamente sistemata e messa in sicurezza anche negli attraversamenti pedonali
Dopo circa una settimana di lavori favoriti dalle buone condizioni metereologiche ha riaperto la Via Biancanigo. L’importante arteria di comunicazione tra la collina e la via Emilia che attraversa lateralmente il centro di Castel Bolognese è stata infatti oggetto di importanti interventi di messa in sicurezza del manto stradale. Oltre al completo rifacimento del manto stradale è stata infatti sistemata la rotonda presente, sono stati migliorati gli accessi pedonali e sono state spostate le caditoie ingombranti.
Ma attenzione alle nuove misure adottate per limitare la velocità. Nel tratto tra la via Marzari e la via Emilia sono infatti stati installati tre attraversamenti pedonali rialzati, adeguatamente segnalati, che imporranno a tutti gli automobilisti in transito di mantenere una velocità da strada residenziale.
Unitamente a queste misure l’Amministrazione comunale ha anche deciso di installare, nel prossimo futuro, un nuovo autovelox fisso proprio in via Biancanigo, nel pieno del centro abitato dove i pericoli sono molto alti per i residenti.

Fate schifo! E’ uno scandalo! 3 dossi e addirittura un autovelox! Non ho parole!
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E scomparve così, per gli abitanti della vallata, la scorciatoia di Biancanigo….
Di certo, però, in quella strada c’erano troppi matti ad andare a velocità molto sostenuta… per cui i dossi erano prevedibili.
Andrea ha perfettamente ragione!!io abito in via de Gasperi e quindi quasi sempre passo per via Biancanigo e troppi veramente erano quelli che andavano forte anche nella parte più abitata della via!! i dossi(un pò troppo alti però..) ci possono stare perchè cosi la gente è obbligata a rallentare finalmente!
Vero,scompare la scorciatoia di Biancanigo.
L’ incompetenza sulla viabilità è evidente da anni.
Tutto il traffico deve essere convogliato sulla via Emilia, quindi intere zone sono a collo di bottiglia, via Martiri di Felisio è l’ esempio classico.
O come via Dal Prato chiusa per impedire di lasciare la via Emilia, risparmiando 20 m e un semaforo.
L’ urbanistica a Castello è come il mal di pancia che va e viene, ma è meglio che non venga.